Social Transport: le StartUp all’insegna della sharing economy | PRINGO
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Social Transport: le StartUp all’insegna della sharing economy

Che cos’è la Sharing Economy? Si tratta di un modello economico basato sulla condivisione di beni e risorse. L’obiettivo di questa “economia della condivisione” consiste nel promuovere uno stile di vita più sostenibile ed efficiente, riducendo l’impatto ambientale. Nel corso degli anni moltissime startup hanno inseguito questo obiettivo, a partire dalla pioniera BlaBlaCar fino ad AirBnb. Ultimamente l’idea della condivisione è stata applicata con successo anche alle spedizioni, facendo concorrenza al Pony Express e altri corrieri privati. In questo articolo vi presentiamo due StartUp del settore del social transport.

 

onPony

onPony è una piattaforma digitale che connette persone che viaggiano con altre che devono spedire o ricevere qualcosa. Il servizio permette ai mittenti di risparmiare sui costi di spedizione e ai viaggiatori sui viaggi.

Come tutte le startup, onPony nasce da un bisogno reale. Nel marzo 2014, il fondatore Nivi Jasa si trovava ad Instabul. Aveva appena subito un intervento di rimozione di un dente del giudizio e aveva bisogno di un farmaco introvabile in Turchia. L’unico modo per ottenerlo, dovette concludere Jasa, sarebbe stato farselo portare da qualche amico direttamente dall’Italia. Questa disavventura si trasformò in un’opportunità quando Jasa, chiedendosi quante persone potessero avere il suo stesso bisogno, decise di trovare un modo per risolvere il problema su vasta scala.

Ma come funziona onPony? Prima di tutto, bisogna iscriversi sul sito web. onPony garantisce la trasparenza facendo collegare l’account di chi si iscrive con i profili di Facebook, BlaBlaCar, LinkedIn ed AirBnb.

Dopo l’iscrizione si può programmare la spedizione di un pacco indicandone peso, dimensioni e destinazione, infine si offre una somma come compenso. Il viaggiatore invece dichiara destinazione, data del viaggio e dimensioni massime del pacco che può portare. Se c’è un match, inizia la fase della trattativa virtuale. Le due parti si incontrano e avviene la consegna. Il pagamento si effettua attraverso PayPal e onPony riceve il 10% del costo. Infine i due utenti si scambiano una recensione, che servirà a migliorare la loro reputazione nella comunità.

I benefici sono evidenti per tutte le parti interessate: il mittente risparmia intorno al 50% rispetto al costo dei corrieri privati, mentre il pony ammortizza le spese del viaggio.

Al momento si può accedere al servizio solo dal sito web, ma il team di onPony sta lavorando per rendere disponibile un’app per smartphone.

Take My Things

L’app è invece già disponibile per Take My Things, una “piattaforma collaborativa che mette in contatto chi deve spedire con chi si sposta ogni giorno”. Alla base del progetto c’è lo stesso obiettivo di onPony, ma a differenza del primo, è attivo solamente nell’area di Torino (anche se presto sarà allargato ad altre città). Si tratta quindi di un social transport a breve o medio raggio.

Take My Things non si rivolge solo ai privati ma anche ad aziende, negozi locali o e-commerce: in sostanza, a chiunque abbia bisogno di spedire prodotti.

Per accedere al servizio, basta scaricare l’app sullo smartphone. L’iscrizione è gratuita e i postini lavorano 24 ore su 24, weekend compresi.

I trasportatori sono aziende o privati che mettono a disposizione tempo e mezzi. Sono tutti tracciabili, ci si può mettere in contatto con loro tramite telefono ed è possibile vedere i feedback degli altri utenti su di essi.