“L’integrazione della nostra tecnologia nelle confezioni di cereali Kellogg è un passo importante verso la realizzazione di un’esperienza di shopping più inclusiva per le persone con disabilità visive, aiutandoli a diventare più indipendenti e autonomi anche nella scelta dei prodotti”
– commenta Javier Pita, CEO di NaviLens.
Le novità quest’anno continuano ad aumentare, sembra infatti che entro la fine del 2022 i packaging europei firmati Kellogg diventeranno più inclusive e accessibili.
In che modo? Coinvolgendo le persone con disabilità visive attraverso l’uso di una speciale tecnologia realizzata da NaviLens, una startup spagnola.
Negli anni Kellogg aveva eseguito un test pilota nel Regno Unito ottenendo un’alta percentuale, 97%, di gradimento dai loro clienti. Quindi grazie a questa novità Kellogg Europa diventa la prima azienda alimentare al mondo ad integrare una tecnologia a favore di ipovedenti e non vedenti sui loro prodotti. Questo progetto può fare la differenza, soltanto in Italia secondo una rivelazione dell’INPS, del 2019, sono più di 122 mila le persone con disabilità visive.

Fonte Kellogg.
Ma come funziona?
Alla base della tecnologia NaviLens c’è il sistema di scansionamento attraverso uno smartphone, similare al funzionamento dei qr-code, ma con alcune differenze. Infatti è realizzata con colori ad alto contrasto per aiutarne l’individuazione anche alle persone ipovedenti, inoltre è facile da scansione perché non viene richiesta un’inquadratura “a fuoco”. La scansione, infatti, è stata particolarmente facilitata poiché non richiede particolare attenzione e precisione. Il codice può essere scansionato fino ad un massimo di tre metri di distanza dal prodotto.
Una volta scansionato cosa accade?
Vengono esposti al cliente, in forma audio, tutti quei dati del prodotto che spesso sono inaccessibili alle persone ipovedenti. Come ad esempio gli allergeni, le informazioni sugli ingredienti oppure le informazioni sul riciclaggio specifiche per ogni prodotto.
Kellogg ipovedenti
“In Italia, come nel resto d’Europa, le persone cieche e ipovedenti non sono ancora autonome nel fare la spesa o nell’avere accesso a informazioni fondamentali sui prodotti, come quelle relative alla shelf life o agli allergeni. Per questo, l’iniziativa di Kellogg rappresenta un passo molto importante, poiché per la prima volta contribuisce a migliorare non solo l’esperienza di spesa, ma anche la gestione dei prodotti a casa.”
– commenta Mario Barbuto, presidente dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti.