Emily in Paris - Pringo
Marketing

Emily in Paris X McDonald’s: la collaborazione diventa realtà

Netflix a Dicembre ha rilasciato la terza stagione di “Emily in Paris”, nella quale viene coinvolto McDonald’s in una delle collaborazioni più chic di sempre: la “McBaguette”.

Ad oggi la collaborazione nata all’interno della serie tv tra Emily in Paris e una delle catene di fast food più popolari al mondo, è sotto ai riflettori. Quest’ultima è stata realizzata al di fuori della serie tv ed è disponibile negli store francesi di McDonald’s.

 

Come è nata la collaborazione tra Netflix e McDonald’s?

Nella terza stagione della serie tv vediamo Emily, la protagonista, impegnata nella ricerca di nuovi clienti chic per l’agenzia di marketing e comunicazione nella quale lavora. Un giorno riceve una telefonata da un suo ex compagno, durante la quale le comunica che McDonald’s è alla ricerca di un’agenzia di comunicazione francese alla quale affidarsi.

Inizialmente l’agenzia non trova “sexy” la proposta di un eventuale collaborazione con il fast food per via dei clienti con cui solitamente lavora. Emily allora si sofferma a pensare a come rendere il prodotto chic sotto un altro punto di vista. Decide allora di recarsi nello store di McDonald’s per rivivere l’esperienza del fast food. Non appena entra vede delle ragazze intorno ai vent’anni che ordinano dallo schermo digitale con borse super luminose, alla moda ed eleganti.

 

La trama diventa realtà!

Nasce così l’idea di associare il fast food ad un piccolo piacere, dove questo, nei giorni d’oggi può essere interpretato come un lusso, ma anche un modo per soddisfare i propri desideri. McDondald’s decide di realizzare la collaborazione solo negli store francesi mettendo a disposizione un menù composto da una tipica baguette francese, un pacchetto di patatine, una bibita e gli iconici dolcetti: i macarons!

Si può evincere quindi, che per cambiare la concezione dei prodotti che ci circondano bisogna spostare il punto di vista sotto un’altra angolazione; in modo da uscire dagli schemi e trovare una nuova chiave di lettura.

 

E tu cosa ne pensi della collaborazione?

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Fonti:

Food and Wine

Vanityfair