Un innovativo sistema per monitorare le condizioni di salute di ulivi e piante da frutto, che consenta di sapere esattamente quando e come intervenire, permettendo di risparmiare ed incrementare la produzione: si tratta di un nuovo progetto di agricoltura di precisione, che ad oggi è una realtà.
Una Startup al servizio delle coltivazioni di olive
ELAISIAN è una startup nata nel novembre 2016 grazie all’alleanza tra tre ragazzi romani che hanno unito passione per la coltivazione delle olive e tecnologia. Il team, composto da Giovanni Di Mambro, Damiano Angelici e Gabriele Allegrini, ha sviluppato un dispositivo per il monitoraggio degli ulivi e delle loro condizioni di salute. Il prototipo, realizzato ad agosto 2016, è uno tra i 10 progetti innovativi selezionati dal programma di accelerazione StartupBootCamp Food Tech, un network che permette alle migliori idee di tutto il mondo di farsi conoscere da (e ottenere) potenziali investitori.
Agricoltura di precisione: come funziona?
Il cuore della startup ELAISIAN è un dispositivo da applicare a un ulivo o qualsiasi altro albero da frutto. Essendo dotato di sensori, l’apparecchio rileva pioggia, umidità, salute dell’albero, clorofilla e composizione del terreno. Il raggio d’azione di un singolo dispositivo copre più o meno 2 ettari di terreno, che corrisponde all’incirca a 500 piante.
Attraverso un algoritmo agronomico, Elaisian è in grado di fare previsioni sul momento migliore per la coltivazione. Il software può riconoscere problemi quali attacchi da agenti patogeni, carenze alimentari o stress della pianta. Le informazioni e i consigli su quando e come intervenire arrivano tramite notifiche, SMS o email.
Un nuovo approccio all’Agricoltura e al Mercato
Grazie alla tecnologia messa a disposizione degli agricoltori, la startup è in grado di raggiungere l’obiettivo prefissato, ossia quello di ridurre i costi di fitofarmaci e fertilizzanti e incrementare la produzione di olive e frutta.
Ad oggi lo possiedono più di 10 produttori in 6 regioni (Lazio, Campania, Abruzzo, Puglia, Toscana, Umbria). Una volta conquistati i maggiori produttori italiani, i fondatori hanno intenzione di espandersi verso il mercato spagnolo, probabilmente nel 2018.